Anna Wintour

Nata a Londona, 1949

Cosa si può dire della donna che per prima ha attirato l’attenzione del mondo su Alexander McQueen, John Galliano e Zac Posen? Facciamo un tentativo.

E’ importante innanzitutto notare che Anna Wintour non è un’icona di moda. Anna Wintour è la moda. Come leader di questo mondo, con il suo carattere deciso e la precisione per i dettagli, ha portato Vogue a diventare la rivista di settore più di successo in assoluto. Con un dibattito circa la sua personalità, talvolta non molto mondana, è in realtà la persona che ha scoperto gli stilisti più celebrati del giorno d’oggi.

Nata il 3 novembre del 1949 a Londra, da Charles Wintour, redattore all’Evening Standard, iniziò la sua vita con gli occhi aperti sul rapido cambiamento al quale la moda sarebbe stata soggetta. Durante la sua giovinezza fu ribelle e testarda, come quando sciolse l’orlo della gonna della sua divisa scolastica.

Anna venne completamente assalita dal cambiamento che si stava compiendo nella moda durante gli anni Sessanta, fatto che senza dubbio l’ha aiutata a plasmare la sua enorme conoscenza e il suo ampio senso della moda. La sua carriera iniziò nel 1970 ad Harper’s Bazar UK, prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove continuò a lavorare per la rivista in qualità di junior fashion editor. Venne tuttavia licenziata nove mesi dopo per aver diffuso mode troppo provocanti, cosa che turbò la futura regina della moda.

British Vogue fu il primo assaggio della rivista che più tardi avrebbe guidato, e finalmente, nel 1988, dopo anni passati a sognare quel posto, riuscì ad ottenerlo. Nel primo numero da lei diretto in quell’anno appare la modella Michaela Bercu con indosso un paio di jeans (una novità per Vogue) e una maglietta gioiello dello stilista Christian Lacroix, valutata circa 10 mila dollari. Il suo vortice di cambiamento nella rivista iniziò quasi subito, dando più rilievo ai giovani e immaginando come destinataria del prodotto editoriale una donna d’affari sicura di sé e con una propensione per la moda.

Lo stile personale della Wintour è diventato un simbolo, la sua firma sono il caschetto e gli occhiali da sole neri, caratteristiche che rimandano subito al suo sfuggente look. Prima di creare il suo attuale status, tuttavia, Anna aveva uno stile da ninfa, caratterizzato da eclettiche collezioni di attraenti capi di alta moda e con divertenti e stravaganti stampe. Questo stile venne però abbandonato una volta approdata a Vogue, per lasciare il posto ad un gusto più sobrio, adatto alla sua posizione nell’industria della moda e alla serietà del suo ruolo.

Una tenuta più leggera e moderata, solitamente un abito Chanel o un cardigan drappeggiato su un abito di Prada, diventò il suo stile preferito per il lavoro: la spesa per i suoi abiti è coperta da un assegno annuale di 200 mila dollari che Vogue le concede. I suoi occhiali da sole sono diventati più famosi delle sue occhiate: ha infatti confessato che sono molto utili per nascondere le emozioni, creando così un distacco tra lei e coloro che non fanno parte del regno della moda.

Ha lavorato duramente per portare alla ribalta Marc Jacobs, che lei ha sostenuto presso John Galliano, aiutandolo ad entrare a Dior. Ha criticato alcuni tra i più prestigiosi stilisti in tutto il mondo, guadagnandosi il soprannome di “Nuclear Wintour” per i suoi cambi d’umore.

Ha sempre mantenuto un certo segreto sul modo in cui dirige Vogue, dando vita a numerose voci di corridoio dal tempio della moda; coloro che svolgevano un tirocinio, infatti, non potevano nemmeno rivolgerle la parola, ed è famosa per le sue stravaganti richieste, come quella di andare a recuperare foto scartate nel cestino.

Nonostante ciò, la Wintour non è quel mostro che la stampa ha cercato di dipingere. Attualmente siede nel consiglio del Metropolitan Museum Costume Institute che raccoglie fondi per l’ente, radunando alcune tra le più influenti persone del pianeta. Nel 2003 Vogue, in coppia con il CFDA, creò l’evento Vogue Fashion Fund, un’opportunità per gli stilisti di Manhattan di entrare nel competitivo mondo della moda e che ha dimostrato di essere un evento importantissimo, avendo avuto come ultimi vincitori persone del calibro di Alexander Wang, Proenza Schouler and Thakoon.

Aiutare i talenti emergenti e coltivare quelli storici è la principale eredità che la Wintour lascia; e per quanto riguarda la moda come affare? L’ideazione dell’evento “Fashion Night Out”, una notte di splendore e scintillio, con migliaia di negozi aperti in tutto il mondo fino a tardi, permette agli amanti della moda di riunirsi per celebrare la loro comune passione.

Anna Wintour è un enigma agli occhi del pubblico, ma essendo esposta su un piedistallo, poiché si trova alla guida di Vogue, detiene un titolo e un ruolo per cui molte persone ucciderebbero. Inoltre, si è guadagnata questa posizione in vent’anni a Vogue e, come un pifferaio magico della moda, non ha mostrato segni di cedimento.

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Written by Tobias Orrells

Tobias Orrells graduated from Liverpool John Moores University with a degree in International Journalism, however, steering away from news, has focused his creativity to reporting on the progression of men’s fashion. He is an avid writer and lover of fashion and music and combining the two helps create the icon profiles. Looking after the Catwalk Yourself Icons biographies


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