Antonio Marras
Nato ad Alghero, Italy, 1961
Antonio Marras è cresciuto con l’amore per la cultura mmirando ogni forma di espressione artistica e creativa. Suo padre possedeva molte boutique ad Alghero, ciò ha incoraggiato Marras a sviluppare abilità tecniche basata su materiali diversi usati nei vestiti.
Con nessun tipo di insegnamento ufficiale, Marras ha sviluppato una compresione solida e tecnica. Le sue precoci abilità portarono un imprenditore di Roma a credere in lui con la creazione di una collezione pret-à-porter. Questo ha permesso a Marrasi di debuttare con la sua prima collezione di moda nel 1987.
Nel 1996 a Marras è stato chiesto di presentare un’altra sfilata, di nuovo a Roma. La sfilata ha avuto grande attenzione per i dettagli e per la maestria artigiana mettendo un accento sulla Sardegna con il leitmotiv di ligazzio rubio, dialetto sardo per dire corda rossa. La collezione ha rappresentato i fondamenti chiave per lo stile futuro di Marras.
Tre anni dopo nel 1996 Marras ha presentato la sua collezione pret-à-porter a Milano per la prima volta. Ispirata e dedicata alla scrittrice Annemarie Schwarzenbach, lo stile iniziale di Marras con i temi sardi è stato ritratto con un look contemporaneo.
Nel 2001 a Marras è stato riconosciuto il suo crescente talento e ha vinto il premio Francesca Alinovi a Bologna nel 2001. In quell’anno è stato pubblicato anche un libro dedicato al suo lavoro scritto da Cristina Morizzi.
Nel 2002 Marras ha mostrato la sua prima collezione uomo a Pitti Immagine Uomo. Questo ha fatto iniziare le sfilate regolari di Marras alla settimana della moda di Milano.
Lo stesso anno Marras ha continuato a sviluppare e sperimentare con la sua linea “Laboratorio”. La collezione , progettata in Sardegna, ha usato abili sarte e cucitrici. Descritta come ‘non esattamente pret-à-porter, non esattamente couture’, Marras ha incoraggiato i suoi lavoratori a riconnettere le loro abilità e la tradizione. Ha visto “laboratorio” come un workshop dove i suoi assistenti potessero sperimentare.
Nel 2003 il Museo di Arte contemporanea Masedu di Sassari, Italia, gli ha dedicato uno show intitolato ‘Antonio Marras – Un racconto di forma’. Quell’anno ha visto anche Marras coinvolto con il ‘doppi tessuto’ a Alghero. Una serie di sfilate annuali sono state fatte da Marras con altri artisti.
Nel 2003 la fama di Marras è cresciuta di nuovo con il gruppo LVMH che l’ha nominato direttore artistico di Kenzo. Marras continua a vivere ad Alghero da dove fa il pendolare tra Milano e Parigi.
Nel 2006 un altro libro su Marras è stato pubblicato dalla Fondazione Pitti Discovery intitolato ‘Antonio Marras’. Lo stesso anno la prestigiosa fondazione d’arte Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ha celebrato il loro decimo anniversario ospitando una mostra fotografica intitolata ‘Antonio Marras- 10 anni dopo’. È la prima volta che la fondazione ha dedicato una mostra a uno stilista. La mostra conteneva foto di Marras fatte dalla fotografa russa-americana Yelena Yemchuck.
Antonio Marras è famoso per l’attenzione nella storia nei suoi modelli. A Kenzo, Marras ha copiato la credenza di Takada in una fusione della moda e ha infuso le sue radici sarde nello stile. Marras ha trasferito tutto ciò nella sua linea personale, unendo le sue origini a referenze storiche e tribali ma sempre con un’eleganza contemporanea.